Tutti i dati visualizzati su una finestra predisposta per il log possono essere registrati in un file.
Le finestre predisposte sono riconoscibili grazie al simbolo dell’orologio.
Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Ordine di scrittura per Log, Store e Strip Chart se si desidera modificare l’ordine di acquisizione.
Premere F3 o utilizzare il pulsante nella F3 Log nella barra dei comandi per aprire la finestra Proprietà Log.
In questa pagina sono contenuti i comandi per regolare l’acquisizione di dati su file.
I dati possono essere salvati in 3 diversi formati:
- ETL. Formato testo. Formato proprietario EFI non standard
- EBL Formato binario. Formato proprietario EFI non standard
- MDF. Formato binario. Formato standard
Nella prima sezione in alto è possibile scegliere quali formati utilizzare e nel caso del formato MDF è possibile scegliere un’estensione alternativa.
Sempre nella stessa sezione è possibile scegliere la cartella di salvataggio di dati.
Visto che l’attività di acquisizione dei dati può essere di lunga, durata può essere utile effettuare salvataggi intermedi di sicurezza. Il campo Intervallo per i salvataggi intermedi di sicurezza permette di specificare il numero di secondi tra un salvataggio e quello successivo.
Visto che i file acquisiti possono essere di grandi dimensioni, può essere utile suddividere i risultati in più file. Il campo Suddivisione dei file di log. Chiedere il file e aprirne uno nuovo ogni: permette di specificare il limite di tempo oltre il quale l’acquisizione viene interrotta, il risultato viene salvato su file e infine l’acquisizione viene nuovamente attivata.
Struttura dei file di acquisizione in formato ETL
Il file di acquisizione contiene:
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un’intestazione con l’elenco dei display acquisiti, e una descrizione opzionale
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la lista delle scalature dei canali acquisiti
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i dati acquisiti. Quest’ultima parte è strutturata con alcune righe di intestazione seguite dalle righe dei dati.
righe di intestazione :
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riga 1: ID del device dei canali acquisiti. Il dato di ogni canale è separato da quello del dato successivo da un ; (riga opzionale)
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riga 2 (o 1): Nome dei canali acquisiti. Il dato di ogni canale è separato da quello del dato successivo da un ;
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riga 3 (o 2): Unità di misura dei canali acquisiti. Il dato di ogni canale è separato da quello del dato successivo da un ;
righe dei dati :
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N righe, ciascuna delle quali contiene i dati dei canali acquisiti in un’unica lettura. Il dato di ogni canale è separato da quello del dato successivo da un carattere ;
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La prima colonna dei dati è sempre utilizzata per indicare il tempo
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L’ultima colonna dei dati è sempre utilizzata per indicare la condizione del marker.
Il marker è una flag che può assumere i valori di 0 o 1. Il marker può essere attivato e disattivato nei seguenti modi:
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manualmente mediante la pressione della barra spaziatrice. Lo stato attivo è mostrato a video con una colorazione gialla dello sfondo.
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automaticamente quando è attivato il salvataggio condizionato a un’espressione.
La condizione del marker è tradotta in termini grafici con una banda colorata semitrasparente nel modulo EFIChartingTool.
Partenza e arresto dell’acquisizione
L’acquisizione, intesa come processo di registrazione in memoria dei dati, inizia alla pressione del tasto Ok di questa pagina e termina quando l’operatore richiama il comando F3 log o all’uscita dell’applicazione.
Il salvataggio dei dati su file invece avviene di default durante tutto il tempo dell’acquisizione ma se viene specificata una condizione nella sezione ‘Condizione’, il salvataggio dei dati avviene solo nei momenti in cui è verificata la condizione impostata.
Sezione File con il risultato del log
In questa sezione si può definire se inserire i dati acquisiti in coda all’ultimo file creato oppure in un nuovo file.
Condizioni di abilitazione
In questa sezione si possono regolare le modalità di attivazione del salvataggio dell’acquisizione
L’opzione Abilitazione modalità condizionata permette di salvare i dati acquisiti solo quando è verificata una determinata condizione specificata nel riquadro sottostante. Se l’opzione non è selezionata il salvataggio dell’acquisizione è sempre attivo.
Nel riquadro denominato ‘Condizione’ è possibile impostare un’espressione booleana che se verificata, attiva il salvataggio dell’acquisizione.
es. {Device1, RPM}> 3000) significa: attivare il salvataggio dei dati acquisiti solo quando il valore della variabile dei giri motore del Device1 è > 3000
Operatori e simboli ammessi + – * / AND OR NOT > >= < ⇐ = <> ()
Sono ammesse condizioni complesse anche ordinate con parentesi es. ({Device1, RPM}>3000) AND ({Device2, Vbatt}>14)
Per modificare la scelta di un canale è possibile fare doppio click tra le parentesi graffe. In questo modo si attiva la lista dei device e dei canali corrispondenti. La scelta effettuata nella lista sarà riportata nella condizione. Di conseguenza, per inserire una nuova variabile in una condizione, è possibile scrivere direttamente il nome del device e il nome del canale separati da una virgola oppure inserire una variabile esempio {d, c} e successivamente fare doppio click all’interno delle parentesi graffe per richiamare la lista dei device e dei canali.
Nel riquadro denominato Verifica della condizione è possibile verificare il risultato istantaneo della condizione. Il risultato ha senso solo se il display è in comunicazione con il dispositivo.
Il parametro Secondi da registrare prima che la condizione sia verificata offre la possibilità di salvare su file anche dati registrati prima che fosse verificata la condizione di salvataggio dei dati dell’acquisizione.
Analogamente, il parametro Secondi da registrare dopo che la condizione non è più verificata offre la possibilità di salvare su file anche dati registrati dopo che la condizione di salvataggio dei dati dell’acquisizione non è più verificata. In alternativa, è possibile selezionare l’opzione Non si ferma per non disattivare il salvataggio dei dati dell’acquisizione una volta iniziato. In ogni caso, l’acquisizione e il salvataggio dei dati termineranno quando l’operatore richiamerà il comando F3 log o all’uscita dell’applicazione.
Intervallo fra le scritture
In questa sezione si può definire l’intervallo minimo di tempo che deve intercorrere tra un’acquisizione e quella successiva.
I tempi indicati in questa sezione sono solo indicativi perché dipendenti da numerose variabili:
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Tempo di lettura dei dati da centralina.
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Tempo di elaborazione dei dati da parte le PC
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Tempo di scrittura su file
Oltre all’intervallo principale usato di default e indicato nel primo riquadro in alto, è possibile definire anche un intervallo di tempo alternativo a quello principale e subordinato al verificarsi di una condizione.
L’opzione Abilita permette di utilizzare anche questo intervallo alternativo quando è verificata una determinata condizione specificata nel riquadro sottostante.
Se l’opzione non è selezionata, l’unico intervallo di tempo valido è quello principale.
Nel riquadro denominato Condizione è possibile impostare un’espressione booleana che se verificata, attiva l’intervallo di tempo alternativo.
Le regole per la compilazione del campo sono le stesse del campo ‘Condizione’ nella sezione ‘Condizioni di abilitazione’
Formato colonna tempi
In questa sezione viene mostrato il formato del dato nella colonna tempi del file in formato ETL. Il formato è in secondi e la precisione arriva al millisecondo
Nome canale
In questa sezione è indicato l’attributo del canale da utilizzare nell’intestazione della sezione dei dati. L’utilizzo del titolo personalizzato può essere utile per distinguere canali diversi che fanno capo allo stesso nome di fabbrica.
É possibile anche aggiungere il nome del dispositivo come prefisso del nome del canale. Questa opzione può essere utile nel caso in cui si vogliano registrare dati da device diversi ma che hanno nomi di canali uguali.
Campo opzionale Id dispositivo nel file
Attiva o disattiva la scrittura dell’ID EFI del dispositivo nella prima riga dell’intestazione della sezione dei dati.
Campo opzionale Stringa sostitutiva di ; ( se ; si trova in una variabile stringa)
Nella definizione del formato del file ETL si è utilizzata la convenzione di interpretare il carattere ; come separatore tra un valore di una canale e il valore del canale successivo. Se il valore del canale è una stringa (per esempio il nome di una calibrazione) e questa stringa contiene un carattere ; , questo potrebbe rendere impossibile la corretta suddivisione automatica dei dati da parte di un software (EFIChartingTool, Microsoft Excel, OpenOffice Calc, ecc.). Per questo motivo, se è rilevata la presenza di un carattere ; all’interno di una stringa acquisita, questo è sostituito con il carattere indicato in questo riquadro.
Descrizioni
Testo libero e opzionale da inserire nella sezione iniziale del file
Da notare che il comando ‘F3 Log’ riguarda tutte le finestre caricate predisposte per il Log.