In questa sottosezione sono visibili i principali parametri di comunicazione
L’area dati è divisa in 2 parti relative a applicativo e kernel.
La parte applicativo contiene i parametri per la comunicazione con il sw applicativo della ECU. Tali parametri sono usati nelle attività di monitoraggio del funzionamento della centralina e nelle attività di regolazione della calibrazione.
In questa parte è possibile gestire:
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Formato del frame CAN (11 bit o 29 bit). Significativo solo in caso di linea CAN.
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Il tipo di linea di comunicazione (CAN o K)
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La bitrate (valori possibili 125,250,500,1000 per la linea CAN e 9600,19200,38400,57600 per la linea K)
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L’ID CAN per le richieste di ECT al sw applicativo ECU.
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L’ID CAN per le risposte del sw applicativo ECU a ECT
Viene anche mostrato l’ID EFI che di fatto è l’ID delle richieste / 8.
L’ID EFI è utilizzato come rifermento mnemonico in alcune parti di ECT (log file, finestre di informazione, ecc,)
La parte kernel contiene i parametri per la comunicazione con il sw kernel della ECU. Tali parametri sono usati nelle attività di programmazione del sw applicativo e in alcuni dispositivi delle calibrazioni.
In questa parte è possibile gestire:
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Formato del frame CAN (11 bit o 29 bit). Significativo solo in caso di linea CAN.
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Il tipo di linea di comunicazione (CAN o K)
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La bitrate (valori possibili 125,250,500,1000 per la linea CAN e 9600,19200,38400,57600 per la linea K)
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L’ID CAN per le richieste di ECT al sw kernel ECU
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L’ID CAN per le risposte del sw kernel ECU a ECT
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La scelta tra kernel legacy e kernel di ultima generazione
Nel caso in cui sia selezionato il kernel 2 o kernel di ultima generazione, sono presenti anche altri parametri:
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ID EFI
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Tipo di protocollo (solitamente 1)
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Frame delay (solitamente 0)
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ECU Info – diversa per ogni progetto e assegnata dai progettisti EFI
ORDINE DEI BYTE
Sono presenti 2 opzioni che si riferiscono al metodo di rappresentazione dei dati in memoria.
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MSGLSB Motorola (nella maggior parte dei progetti EFI)
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LSBMSB Intel
ELF
Passaggio da modalità NON orientata all’ELF a modalità orientata all’ELF e viceversa
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Nel passaggio da modalità NON orientata all’ELF a modalità orientata all’ELF viene chiesto all’utente di specificare il file ELF che deve validare il database. Il file può essere individuato in qualsiasi cartella ma sarà poi copiato da ECT nella sotto-directory ELF della cartella del database del dispositivo. Successivamente viene mostrata all’utente la lista delle variabili individuate da ECT nel file ELF e viene richiesto all’utente di individuare la variabile della stringa identificativa.
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Nel passaggio da modalità ELF a modalità NON ELF viene riportato il database alla modalità che non prevede validazione con file ELF e che utilizza la tabella statica della centralina per ricavare gli indirizzi di comunicazione. Il passaggio da modalità ELF a modalità NON ELF non è possibile se sono presenti più varianti del database che fanno capo a più file ELF. Questa voce è abilitata solo in modo esperto
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Carica nuovo ELF. Comando che permette di caricare un nuovo ELF per creare una nuova variante del database. Viene chiesto all’utente di specificare il file ELF che deve validare il database. Il file può essere individuato in qualsiasi cartella ma sarà poi copiato da ECT nella sotto-directory ELF della cartella del database del dispositivo. Il nuovo file genera una nuova variante del database ma non elimina la precedente. Le 2 varianti restano presenti entrambi nella cartella e sono mostrate nella lista dei dispositivi come ‘figli’ di un unico dispositivo. Questa voce è abilitata solo in modo esperto.
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Variabile. Permette di ridefinire al stringa identificativa. Viene mostrata all’utente la lista delle variabili individuate da ECT nel file ELF e viene richiesto all’utente di individuare la nuova variabile della stringa identificativa. Questa voce è abilitata solo in modo esperto.
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Abilita validazione automatica all’apertura di questa pagina.
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Risultato ultima validazione. Il pulsante etichettato ‘Risultato ultima validazione’ permette di verificare il risultato dell’ultima validazione e, se usato come comando, di effettuare una nuova operazione di validazione.